
Il 2018 passerà probabilmente alla storia del mercato dei tecnopolimeri come quello della crisi della poliammide 66.
Come più che noto agli operatori, la carenza di ADN (adiponitrile, mattoncino nella costruzione del Nylon 66) causata dalla saturazione dei pochi impianti attivi nel mondo, in corrispondenza dello sviluppo del mercato automotive nel triennio 2016-2018, ha portato ad una situazione davvero critica sia di disponibilità sia di prezzi.
Questo ha spinto i principali utilizzatori di stampati in poliammidi 66, ad interrogarsi sulle alternative e ad avviare approfondimenti tecnici, in particolare nei casi di Nylon rinforzati con fibra di vetro. Il parere degli esperti indipendenti, è che il 50% delle applicazioni in stampaggio ad iniezione di poliammidi 66 siano sostituibili con stampaggio ad iniezione di poliammidi 6. Entrando nel merito tecnico e confrontando ad esempio una PA66GF30 (Poliammide 66 rinforzata 30% fibra di vetro per stampaggio ad iniezione) ed una PA6GF30 possiamo notare: La rigidità o meglio il modulo elastico di una PA66, è cica un 10% superiore a quella di una PA6, ma è facilmente compensabile con l’utilizzo di una quota di rinforzo vetroso del 5% (es. PA66GF30 = PA6GF35). I punti a vantaggio della PA66 rispetto alla PA6 rimangono indiscutibilmente:
- una maggiore resistenza alla temperatura con una resistenza in continuo a 130 °c contro i 100 °c della PA6;
- una superiore resistenza all’idrolisi ed una maggiore resistenza chimica ad oli e glicole;
A vantaggio della PA6 troviamo invece:
- una maggiore resistenza all’urto;
- una migliore stampabilità che avviene temperature più basse sia di materia prima che di stampo con un risparmio del 20% di energia
- una migliore estetica e minori tensionamenti ed effetti di intaglio
- un considerevole vantaggio economico di circa il 30% ( – 1 € Kg ) ed una maggiore disponibilità sul mercato.
Altri aspetti come ritiri, resistenza UV ed assorbimento di umidità, hanno differenze spesso trascurabili, ancorchè correlate all’effettivo grado di cristallinità raggiunto in stampaggio. All’interno di queste famiglie di polimeri e di compound che ne derivano, una importante variabile è rappresentata infine dai diversi gradi di viscosità dei prodotti. Lo stampaggio ad iniezione ad esempio di PA6 ad alta viscosità in luogo della PA66 a viscosità, standard può essere spesso più che sufficiente per l’applicazione osservando risultati complessivamente sorprendenti.
Bear Plast vanta una grande esperienza di stampaggio ad iniezione di PA6 e di PA66 in svariati tipi rinforzati e non e con diverse viscosità. Grazie ai rapporti diretti con i principali produttori, può offrire soluzioni particolarmente convenienti sia da lato tecnico che commerciale.